La storia succede sabato a Rimini ma comincia a Varese. Un anno fa, una imprenditrice di 45 anni lascia marito e figli per andare a vivere con l’uomo di cui si è innamorata. Anni 34 e kenyota. I pettegolezzi si scatenano: pare che abbia speso 200.000 euro per mettere su casa insieme.

I due vanno in vacanza a Rimini e, al momento di saldare i 500 euro dell’hotel, la carta di credito di lei risulta scoperta. La signora paga una parte e assicura che salderà appena arriva un pagamento che aspetta. L’albergatore chiama il marito.

Il marito risponde gentile che pagherà lui. Manda i figli di 23 e 16 anni a riportare a casa la mamma, chiede a un dipendente di guidare la macchina. I figli eseguono con la forza. Il fidanzato si appende all’auto in fuga, con a bordo la signora, per 4 km. Arrivano i carabinieri e arrestano i figli rapitori.

E’ matta, questa signora?

Io penso di no. Oggi ha rilasciato un’intervista assai sobria ai media locali. Ha spiegato che ha chiesto la separazione giudiziale, che venderà al marito\socio la sua quota aziendale, che chiederà clemenza per i figli.

Ma ha ribadito che lei, la sua storia d’amore, intende viversela. E come le pare.

Ancora oggi, il libero arbitrio in amore da parte delle donne sembra una follia?

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