La delicatissima scelta del futuro Governatore della Banca d’Italia non sarà assunta dal governo contro il parere del partito di maggioranza relativa, il Pd. E’ questo il messaggio che il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni lancia da Bruxelles, al termine del Consiglio europeo. Nella rituale conferenza stampa di chiusura, dopo un dettagliato resoconto sui temi del vertice con gli altri 27 leader dell’Unione, alla prima domanda su Bankitalia, Gentiloni risponde che non dirà nulla «neppure sotto tortura», ma alla seconda – se sia possibile prescindere nella scelta del prossimo Governatore dal parere dei principali partiti di maggioranza e di opposizione contrari ad una conferma di Ignazio Visco - a questo punto il presidente del Consiglio risponde così: «Chi fa politica non prescinde mai… e d’altra parte i rapporti tra Governo e partito di maggioranza relativa – di cui mi onoro di far parte - sono fondamentali e ottimi in generale».

Nelle parole del presidente del Consiglio due messaggi controcorrente rispetto alla lettura prevalente sui suoi rapporti col Pd e con Matteo Renzi, laddove Paolo Gentiloni li definisce addirittura «ottimi». Ma definire «fondamentale» il rapporto col Pd nella scelta del Governatore non è privo di significato: il governo non deciderà “contro” l’opinione del Pd.

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