a trani

Renzi, primarie M5S? E poi parlano a noi di democrazia

di Redazione Online

(ANSA)

3' di lettura

«Vedremo come andranno queste primarie sul filo dei voti, ci vorrà il fotofinish e poi vengono a dire a noi, che portiamo due milioni di italiani ai gazebo, cos'è la
democrazia». Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, a Trani, riferendosi a quanto sta accadendo nei 5 Stelle con le primarie e ironizzando sulla candidatura, di fatto unica, di Di Maio.

Pd: Renzi, siamo squadra forte
«Noi siamo una squadra e come squadra forte e credibile prenderemo per mano questo paese e lo porteremo avanti» ha detto il segretario del Pd chiudendo l'incontro di presentazione del suo libro. «Alle camicie verdi - ha concluso riferendosi alla Lega nord - rispondiamo che o questo Paese lo cambiamo noi o
nessuno». Renzi, inoltre, ha mandato dal palco pugliese un «forte abbraccio al presidente del Consiglio Gentiloni».

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Renzi, se mi ricandido a guida Paese? Pd ha fatto primarie
«Il Partito democratico ha fatto le primarie per scegliere il proprio candidato premier, il punto però, il senso di questo viaggio, non è buttarla sulle persone
ma di ragionare delle idee, dei risultati concreti». Renzi, ai giornalisti
che gli hanno chiesto se si ricandidasse o meno alla guida del Paese ha spiegato:
«C'è chi dice che si poteva fare meglio, certo, ma cosa ci propongono gli altri - ha aggiunto Renzi - a cominciare da Salvini e Grillo, vogliono forse togliere gli 80 euro, vogliono forse licenziare 100.000 insegnanti della buona scuola, vogliono forse aumentare le tasse, portare il canone Rai oltre i 100 euro, levare la quattordicesima ai pensionati, eliminare i sussidi per il lavoro e gli incentivi sul fisco?».

Legge elettorale: Renzi, noi parliamo di problemi concreti
«Nessuno ha posto il problema della legge elettorale, quando stai in mezzo alla gente ti parlano di chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, ti parlano di
chi ha un malato di Alzheimer a casa, ti parlano di come deve
funzionare il sistema sanitario, di problemi veri» ha replicato il segretario del Pd sulla legge elettorale. «Certo - ha aggiunto - la legge elettorale è una questione che il parlamento affronterà, speriamo che ci siano i numeri e
decideranno i parlamentari, però quello che per me è fondamentale, oggi, è parlare di problematiche concrete».
«Si voterà alla fine di questa legislatura, quando il presidente della repubblica scioglierà le camere si tornerà a votare nel 2018 - ha spiegato Renzi - e per me è importante che questi mesi li passiamo non a litigare sulle poltrone ma a
discutere concretamente su questioni che riguardano i cittadini, questioni vere non ideologiche».
«Su queste questioni - ha concluso l'ex premier -il Pd è la forza più credibile. La nostra squadra, in cui ci sono io, c'è il presidente del consiglio Gentiloni, i ministri e tanti amministratori locali e consiglieri regionali, è una squadra che
ha da fare, noi discutiamo di questioni vere gli altri parlano».

Sicurezza: Renzi, governi destra hanno chiuso rubinetto
Sulla polizia e le forze dell'ordine, «i governi di destra hanno chiuso il rubinetto, hanno smesso di dare i soldi, lo dico in Puglia, terra dalla quale provengono la
maggioranza di persone che lavorano nel l'esercito e nelle forze dell'ordine, rispetto al numero di cittadini» ha chiarito»Renzi aggiungendo: «noi abbiamo messo un miliardo di euro sullo sblocco del contratto, sulla operazione degli 80 euro, sullo scatto e rinnovi contrattuali- ha concluso - noi i soldi li abbiamo
messi, altri hanno messo soltanto le chiacchiere e credo che
questo sia chiaro ai cittadini».

Renzi, di sinistra è ok a Ius soli non cantare 'Bella ciao'
«Essere di sinistra non vuol dire cantare 'Bella ciao' fuori di qui, vuol dire approvare lo Ius soli, fare la legge sul Dopo di noi e quella sull'autismo» ha .
detto il segretario del Pd Renzi, a Trani, riferendosi a quanti, fuori dalla fondazione museale dove ha presentato il suo libro, lo contestavano.


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