Otto punti in cinque partite, sette di distacco dal Barcellona, un numero di infortuni sufficientemente alto da lasciare dubbi e perplessità sul futuro prossimo e una sconfitta ancora fresca che sa di beffa come non mai. Il quadro clinico del Real Madrid al momento non può non preoccupare, visto che la Liga può già scappare di mano: sette punti da recuperare quando si viaggia sempre puntando la tripla cifra sono una montagna complicata da scalare. La prima tappa della lunga remuntada è Vitoria-Gasteiz, paesi baschi, città del Deportivo Alaves: sesta giornata di Liga 2017/18, primo passo per accorciare il divario e cominciare la rincorsa. I Blancos vincono ininterrottamente da sette gare consecutive contro El Glorioso, tra Mendizorroza e Bernabeu.

La situazione in casa Alaves è per la verità abbastanza preoccupante. Zero punti e zero gol fatti a fronte di otto subiti nelle prime cinque giornate, una media che ha spinto la dirigenza a cambiare: via Zubeldia dopo quattro giornate, ponte Cabello e poi Gianni De Biasi, soltanto a partire dal weekend prossimo e non da quello in corso. Per oggi sarà ancora Cabello a tenere il timone. Il tecnico ad interim ha perso 1-0 a La Coruna in settimana ed ora vuole togliersi una soddisfazione prima di cedere la panchina. Sarà un 4-2-3-1 piuttosto abbottonato quello dell'Alaves, che dovrebbe schierarsi con Pacheco in porta, davanti a lui linea a quattro con Vigaray e Duarte sugli esterni, Maripan e Rodrigo Ely al centro. In mediana spazio a Daniel Torres e capitan Manu Garcia, sulla trequarti avanza Medran a fare reparto con Pedraza e Burgui, quest'ultimo prodotto della Cantera madridista. In avanti l'unica punta è invece un canterano catalano, Munir El Haddadi. Panchina decisamente ricca di talento, con Romero, Enzo Zidane (che sfida il padre), Ibai Gomez ed Oscar Romero. 

La risposta di Zinedine Zidane dovrebbe comporsi di un 4-2-2-2 dettato soprattutto dagli infortuni piuttosto che dalle scelte tecniche. Le diverse assenze impediscono al tecnico francese di attuare il turnover in vista della Champions e dello scontro già chiave contro il Borussia Dortmund in terra teutonica. Vallejo, Theo e Marcelo sono out tra i difensori, Kroos e Kovacic in mezzo al campo e Benzema per l'attacco: la lunga lista costringe anche a portare in panchina giovanissimi come Achraf e Tejero, oltre a Mayoral, Vazquez, Ceballos e Marcos Llorente, quest'ultimo ex di giornata. Davanti a Keylor Navas difesa a quattro con Carvajal e Nacho Fernandez sulle corsie, Ramos e Varane centralmente. Casemiro affianca Modric a centrocampo, mentre Isco ed Asensio sono larghi sulle fasce per supportare il tandem formato da Bale e Cristiano Ronaldo.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]