Donald Trump porta la sua dottrina «America First» alle Nazioni Unite nel primo discorso davanti ai leader mondiali, in cui attacca aspramente la Corea del Nord e l’Iran: «Difenderò sempre prima gli interessi del mio Paese come tutti voi dovreste fare. Lavoreremo sempre con gli alleati ma non si potrà più approfittare di noi», ha detto il presidente americano parlando dal podio del Palazzo di Vetro. Le parole di Trump sono state accolte da alcuni tiepidi applausi.

Il presidente degli Stati Uniti ha attaccato duramente la Corea del Nord, ammonendo che l’addio al nucleare è «l’unico futuro» di Pyongyang e chiedendo agli alleati di isolarli. «Se ci attaccano non c’e altra scelta che distruggere la Corea del Nord», ha detto Trump. «Rocket man è in una missione suicida per se stesso e per il suo regime» e «gli Stati Uniti sono forti e pazienti» ma potrebbero «distruggere interamente la Corea del Nord» se le sue aspirazioni nucleari non potessero essere risolte con misure diplomatiche.

Nel suo primo discorso davanti ai leader mondiali all’Assemblea generale dell’onu, Trump ha ringraziato Russia e Cina per essersi uniti a Washington nel voto del Consiglio di sicurezza contro Pyongyang, e ha messo in un angolo, assieme alla Corea del Nord, l’Iran, definendo l’accordo firmato dall’amministrazione Obama «un imbarazzo per gli Stati Uniti».

«È un periodo di grandi promesse ma anche di grandi pericoli», ha aggiunto Trump, rivendicando che «gli Stati Uniti hanno fatto molto bene dalla mia elezione. La Borsa è a livelli di record e l’occupazione è in aumento».

Donald Trump ha poi definito la situazione in Venezuela «inaccettabile» e spiegato che l’America, come «amico e vicino responsabile, deve avere un obiettivo: il ripristino della libertà, della pace e il ritorno della democrazia».

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