design e hotellerie

Il made in Italy arreda gli hotel di lusso in tutto il mondo

di Giovanna Mancini

Molteni & C., Four Seasons Hotel at The Surf Club, Miami (by Christian Horan Photography)

5' di lettura

Dalle grandi capitali europee a quelle statunitensi, dalle metropoli mediorientali a quelle emergenti dell’Asia. Ovunque nel mondo fioriscano cantieri per lo sviluppo di avveniristici edifici progettati dai più importanti studi di architettura internazionali e destinati a ospitare complessi immobiliari con alberghi, ristoranti, boutique e residenze private, le aziende italiane dell’arredamento sono presenti per accaparrarsi le più prestigiose commesse contract.

In particolare, il settore dell’hotellerie di lusso è quello più promettente per il design made in Italy, in particolare nei nuovi mercati (dall’Asia all’Africa), dove gusto e portafoglio della clientela privata non sempre è in grado di apprezzare lo stile e il costo dei prodotti italiani, che coprono la fascia alta del mercato.

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Da Londra a New York, da Miami ai caraibi, da Dubai a Singapore, le aziende italiane dell’arredo sono presenti con i loro brand. E il fenomeno non interessa soltanto i gruppi più noti e consolidati: accanto a marchi come B&B Italia, Molteni&C, Poliform, Cassina e Poltrona Frau, Floe e Artemide (solo per citarne alcuni), ci sono aziende medie o piccole, come la Paolo Castelli o Gmc Italia, che del contact hanno fatto una vocazione.

Gli hotel di lusso firmati made in Italy

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Quella del contract è del resto una voce sempre più importante nei bilanci delle aziende italiane dell’arredamento, in particolare per quelle che scelgono la via di internazionalizzazione. Questo canale di vendita – sia nell’accezione più comune di grandi forniture, sia in quella di realizzazione “chiavi in mano” di progetti di arredo e interior design – ha un’incidenza molto variabile sui fatturati, ma in genere si attesta attorno al 30% dei ricavi, sebbene non manchino i gruppi del design che hanno fatto di questo business una delle leve per la crescita, con quote che arrivano anche alla metà del turnover.

Molte aziende si sono da tempo strutturate creando al proprio interno divisioni ad hoc, in grado di gestire sia la complessa rete internazionale di contatti con gli studi di progettazione per aggiudicarsi le partite più interessanti, sia la complessa catena produttiva e logistica necessaria per seguire lo sviluppo dei progetti. Il genere, infatti, l’azienda italiana di fa general contractor o sub contractor del progetto complessivo, almeno per la parte che riguarda la realizzazione dell’interior e dell’arredo.

Hotel, residence e resort di lusso sono considerati una vetrina fondamentale per far conoscere i propri brand all’estero (in particolare sui mercati emergenti dove la rete retail è scarsa o assente) e per posizionarli sulla fascia alta del mercato, entrando in contatto diretto con i professionisti della progettazione – veicolo fondamentale per la vendita all’estero – e con la fetta più abbiente della popolazione.

Tra i progetti più recenti, conclusi o in corso, citiamo il Public Hotel di New York, un progetto di quest’anno firmato dal duo di architetti svizzeri Herzog & De Meuron, per il quale la divisione Contract di Molteni&C ha realizzato 380 stanze.
La stessa Molteni&C ha arredato lo scorso anno il Four Seasons Hotel at The Surf Clubdi Miami, un progetto di Richard Meier e di Joseph Dirand (per l’interior), realizzando 72 stanze per gli ospiti, due penthouse, due negozi, 30 appartamenti e le aree pubbliche.

Anche B&B Italia, altro brand tra i più noti del design italiano, ha in portaofglio numerosi progetti nell’hotellerie di lusso: The Retreat at Blue Lagoon Iceland (il primo hotel a cinque stelle d’Islanda, che aprirà antro fine anno), il W Hotel di Jaffa e i Bulgari Hotel di Pechino e Dubai. Per l’hotel in Islanda, B&B Italia fornirà sia prodotti delle sue collezioni, sia arredi personalizzati per le 62 camere (tra cui 5 suite) dell’albergo, per il ristorante, il bar e il centro benessere. L’hotel è stato progettato dallo studio Basalt Architects in collaborazione con Design Group Italia. Il W Hotel di Jaffa, in Israele, segna invece la terza collaborazione tra B&B Italia con John Pawson, dopo quelle per la realizzazione dello store B&B Italia a Londra e del progetto Puerta America Hotel di Madrid. Per il W Hotel di Jaffa la Contract Division di B&B Italia sta realizzando gli arredi custom delle 120 camere e dei 38 appartamenti, oltre alle aree pubbliche. L’apertura dell’hotel e delle residenze è prevista per fine anno. B&B Italia Contract Division si è inoltre aggiudicata la fornitura di arredi per il Bulgari Hotel di Pechino, che verrà inaugurato nel 2017 nell’esclusivo quartiere delle ambasciate della capitale cinese. Progettato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel, il Bulgari Hotel Beijing conta 120 camere e suite, oltre ad un bar a marchio Bulgari, un ristorante, un parco privato, un’area Spa con piscina e un’ampia sala da ballo. B&B Italia fornirà prodotti delle collezioni B&B Italia e Maxalto, oltre che arredi custum. La collaborazione tra B&B Italia Contract Division e il gruppo Bulgari Hotel vede anche il completamento della fornitura di arredi per il Bulgari Hotel and Residences di Dubai, il più grande Bulgari del mondo, che verrà inaugurato nel 2017 e conterà 100 camere e suite, 20 ville residenziali e un porticciolo.

Al Bulgari Hotel di Dubai sta lavorando anche un altro importante gruppo italiano, Flexform che ha progetti in corso anche all’Hilton di tel Aviv e al park Hyatt di Bangkok. Tra le più recenti realizzazioni dell’azienda brianzola citiamo il resort privato extra-lusso TreVille Phuket a Nai Thon, in Thailandia; il nuovo 5* Grand Luxury Hotel The One di Barcellona; e il nuovo Park Hyatt di Mallorca.

In Spagna si trova anche uno dei più recenti lavori contract di Flou, che ha arredato otto camere e suite del nuovo Hotel Mercer di Siviglia, proponendo
il modello di letti Iko progettati da Rodolfo Dordoni.

Di nuovo in Israele, questa volta a Tel Aviv, ci porta Cappellini, che ha collaborato al progetto del W Prime Building, realizzato nel 2016. Alcuni prodotti iconici della Collezione Cappellini arredano la lobby dell’edificio progettato da Tollman’s in collaborazione con l’interior designer Michal Han.

Ma è soprattutto tra Miami, Dubai e le metropoli asiatiche che si concentra la maggioranza dei progetti in corso o da poco conclusi. È il caso delle Residences by Armani/Casa realizzate dalla divisione Home del gruppo del fashion, grazie a una partnership con Dezer Development e The Related Group per la realizzazione di unità residenziali di lusso, aree comuni e amenities del progetto immobiliare.

Tra i tanti progetti in corso a Dubai – vera e propria miniera, in vista di Expo 2020 – ricordiamo il Muraba Residences, per il quale Rimadesio Project ha collaborato con lo studio spagnolo Rcr Arquitectes di Olot (vincitore del Pritzker Price 2017), realizzando 51 appartamenti, la Spa interna, l’area fitness, la piscina e i servizi dedicati. Rimadesio ha partecipato al progetto situato sulla Palm Jumeirah di Dubai, fornendo 320 composizioni Cover completamente personalizzate.

Sempre a Dubai, il gruppo Flos ha invece realizzato i progetti di illuminazione per il Four Season Difc di Adam Tihany – completato nel marzo 2016, mentre sta ultimando la forrnitura per The Oberoi Al Zorah Resort di Ajman, su progetto di di Piero Lissoni.

Un altro big dell’illuminazione made in Italy, Artemide, ha invece recentemente completato la fornitura di lampade (a catalogo e su misura) per l’Hard Rock Hotel di Tenerife.

Spostandoci nelle Americhe, porta la firma di Poliform il progetto Mar Adentro realizzato in Messico dall’azienda brianzola, che ha fornito rivestimenti, porte e arredi fissi e mobili per le aree residenziali e il ristorante del complesso architettonico, che comprende, accato all’hotel di 145 camere, un’area residenziale strutturata in 65 appartamenti e 25 ville.

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