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Allarme Corte dei conti: nelle Regioni meno dirigenti ma più pagati. Ecco la classifica

di Nicoletta Cottone

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2' di lettura

I tetti non frenano gli stipendi dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Anzi, ci sono meno dirigenti, ma sono più pagati. Insomma per i dirigenti delle Regioni la spending review non ha funzionato, o meglio le 'teste' si sono ridotte ma per chi è rimasto lo stipendio è salito, «in contrasto» con i tetti introdotti con la manovra correttiva del 2010. A mettere in luce l’incongruenza è il rapporto della Corte dei conti “La spesa per il personale degli enti territoriali”.

Risorse ripartite fra i dirigenti in servizio
Secondo i magistrati contabili la spesa media sarebbe dovuta «rimanere stabile» vista la «presenza dei noti vincoli/blocchi stipendiali». Invece anche nel 2015 si rileva «la sua tendenza a crescere in talune realtà locali caratterizzate dalla sensibile contrazione della consistenza del personale dirigente». Ciò «appare sintomatico della reiterata prassi di ripartire le risorse del trattamento accessorio tra i dirigenti rimasti in servizio», in contrasto con la normativa sull’invarianza della spesa per le risorse destinate al trattamento accessorio del personale, anche dirigenziale.

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La spesa per il personale degli enti territoriali

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Spesa media aumentata del 3,9%. Al top il Trentino Alto Adige
Invece i magistratii della Corte dei conti hanno rilevato che «a fronte di una riduzione della consistenza media dei dirigenti del 7,23%, la spesa media aumenta, nel triennio - tra il 2013 e il 2015 - del 3,91%». Facendo qualche esempio pratico nelle regioni a statuto ordinario la spesa media è di 93.081 euro in Basilicata (-11,44%) e di 137.939 euro in Campania (+17,51%). In quelle a statuto speciale si va dai 79.867 euro della Sicilia (+10,56%) ai 136.528 del Trentino Alto Adige (- 2,16%).

DIRIGENTI REGIONI

Variazioni % in 3 anni e spesa media 2015. Media Italia +3,91 (93.253)

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Le maggiori concentrazioni di personale al Sud e in Sicilia
In particolare la Corte dei conti osserva che le maggiori concentrazioni del personale sono nelle Regioni del Sud e in Sicilia. Ed è proprio la Sicilia a svettare sia per il numero di dirigenti (1.692), sia per il resto del personale (15.365). In particolare. Nel rapporto tra dirigenti e dipendenti, che indica quanti lavoratori sono sotto uno stesso 'capo', se nel 2015 nelle Regioni a statuto ordinario l’incidenza è stata pari a 17,88, il che significa che un dirigente coordina in media circa 18 dipendenti, in Sicilia la cifra è stata 9,08. Il rapporto sottolinea quindi «una forte polarizzazione». Basti pensare che si va da un tasso tra «non dirigenti e dirigenti di 9 a 1 in Sicilia al 51 a 1 del Trentino-Alto Adige. Ciò significa che un dirigente coordina 9 dipendenti in Sicilia e 51 in Trentino-Alto Adige».

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