Il neopresidente francese Emmanuel Macron è stato accolto all’Eliseo dal suo predecessore, François Hollande, per la cerimonia di insediamento. Stretta di mano e poi un colloquio sui principali procedimenti in corso, su eventuali trattative per la liberazione di ostaggi, sulla negoziazione dei contratti strategici e la preparazione di grandi eventi internazionali. Alla fine dell’incontro Hollande ha lasciato il palazzo presidenziale a bordo di un’auto scura.

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Tra le prime informazioni che sono state consegnate dal presidente uscente al suo successore ci sono i codici nucleari. Una scena, scrive il sito di Le Figaro, che accende molte fantasie ma che in realtà è abbastanza complessa e delicata e che avviene alla presenza del Capo di Stato Maggiore. «Il codice segreto delle armi nucleari non è un Pin di quattro cifre scritto su un foglio di carta, ma una combinazione più complessa, che assicura che solo il presidente possa dare l’ordine», ha spiegato al quotidiano francese Le Figaro un ricercatore della Fondazione per la ricerca strategica.

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La famiglia

Riflettori puntati anche sulla compagna del neopresidente. Brigitte Macron è arrivata da sola, è scesa dall’automobile e ha percorso il cortile in un abito celeste disegnato da Nicolas Ghesquiere, stilista di Louis Vuitton e con una borsa che le sarebbe stata «prestata» dalla stessa maison di moda. All’interno del palazzo, Brigitte - che non è arrivata al fianco del marito per scelta, visto che il presidente uscente non è accompagnato - è stata accolta da Brigitte Jouyet, moglie del segretario generale dell’Eliseo, Jean-Paul Jouyet.

Insieme a Brigitte, fra gli invitati all’Eliseo per il passaggio dei poteri, tutta la famiglia di lei. Macron è nonno di 7 nipoti acquisiti, figli dei tre figli di lei, Tiphaine, Laurence e Sebastien. La più mediatica è Tiphaine Auziere, avvocato, mamma di due bambini e molto impegnata nella campagna di Emmanuel Macron, arrivata all’Eliseo al braccio del compagno, che non portava la cravatta.

Il primo discorso

«Il mondo e l’Europa hanno oggi più che mai bisogno della Francia, di una Francia forte, sicura del suo destino, di una Francia che porti alta la voce della libertà e della solidarietà, che sappia inventare il futuro. Il mondo ha bisogno di quello che i francesi hanno sempre insegnato, cioè l’audacia della libertà, l’esigenza dell’uguaglianza e la volontà della fraternità», ha detto il nuovo presidente nel suo discorso di insediamento all’Eliseo. L’Europa «sarà rifondata e rilanciata» poiché essa «protegge» i propri cittadini. Ha aggiunto Macron. L’Europa, ha continuato, «diffonde nel mondo i nostri valori». Quanto alla Francia, « è forte quando cresce».

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