David Schwimmer ha aderito ad una campagna contro gli abusi sessuali.

L’ex star di Friends sarà presto in televisione con una serie di cortometraggi, diretti dalla regista Sigal Avin e intitolati #ThatsHarrassmentFilm.

La causa è particolarmente cara all’attore statunitense, che racconta come alcune donne delle sua vita siano state in passato vittime di molestie.

'Tutte le donne della mia vita sono state molestate fatta eccezione per mia figlia di sei anni, ringraziando il Cielo - ha dichiarato Schwimmer a Cosmopolitan -. Mia mamma era una delle quattro donne in una classe di 400 studenti alla facoltà di legge. Poi è diventata un giovane avvocato, negli Anni Settanta, Ottanta e Novanta. Non si contano le storie di molestie. Le ho mandato il link di uno dei film e, dopo averlo visto, mi ha detto: “Ti ho mai raccontato di quella volta in cui venni assaltata da un dottore?”. Io ho risposto di no. Poi mi ha detto che anche mia sorella aveva subito delle molestie da un dottore da piccola. Io ero all’oscuro di tutto ciò'.

'L’obiettivo di questa campagna è incoraggiare le persone a parlare, se si ritrovano ad essere vittime di violenze sessuali, se assistono o sono a conoscenza di qualsiasi forma di abuso. La realtà è che queste molestie avvengono ovunque, sul luogo di lavoro e in contesti professionali. La gente a volte preferisce non dire nulla per paura di essere giudicata'.

Nella serie di film sono presenti anche Cynthia Nixon - nei panni di una paziente che subisce delle molestie da parte di un dottore -, e Bobby Cannavale, un fotografo che chiede ad una modella (interpretata da Anna Van Patten) di masturbarlo sul set.

'Quella scena ha a che fare con qualcosa che tutti noi possiamo in qualche modo correlare con il nostro settore. È una delle mie scene preferite perché dimostra come i testimoni si trasformino in complici quando decidono di non parlare'.

'È una realtà che esiste. Un parallelismo può essere effettuato con il caso di Bill Cosby - prosegue l'attore -. È un livello diverso ovviamente, ma l’idea di fondo è quella. C’erano tante persone che sapevano cosa stesse accadendo, ma che hanno comunque preferito rimanere in silenzio'.

I cinque corti sono stati distribuiti in Israele lo scorso anno dalla regista israelo-americana, che ha raccontato di essere stata molestata da una 'star molto famosa' all’inizio della sua carriera nel mondo della sceneggiatura.

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