Dicono che non ci può essere un buon primo senza un buon secondo. E il gallese Alex Thomson, skipper di Hugo Boss, è stato un ottimo secondo per Armel Le Cleac’h, il vincitore del Vendée Globe.

Alex è arrivato a Les Sables d’Olonne dopo aver navigato e duellato contro Armel per l’intero percorso della gara. Il suo tempo è di 74 giorni, 19 ore e 35 minuti, dunque sedici più del vincitore. Ha tagliato il traguardo oggi alle 7.35. E’ stato accolto da migliaia di persone che si sono radunate lungo il canale per accoglierlo con un calore pari a quello che aveva salutato lui e gli altri guerrieri del Vendée lo scorso novembre. Un risultato di grande rilievo, tenendo conto anche che la barca di Thomson ha subito un danno che potenzialmente avrebbe potuto mettere fine alla gara nel corso del tredicesimo giorno di gara, quando una collisione con un oggetto non identificato ha causato la rottura del foil.

Hanno detto

“Questo risultato non è solo per me; è per i miei sponsor, Hugo Boss e Mercedes-Benz, per la mia famiglia e gli amici che mi hanno sostenuto e per l’intera squadra che ha lavorato instancabilmente prima e durante la competizione. Per anni ci siamo preparati per essere pronti e assicurare che sia la barca che io fossimo nelle migliori condizioni per affrontare questa gara fenomenale”.

“Terminare la Vendée Globe, una delle sfide più estreme, è già una vittoria. Siamo estremamente orgogliosi di Alex Thomson e vogliamo congratularci con lui per il fantastico risultato e il per la sua determinazione”, dice Mark Langer, ceo di Hugo Boss.

Il futuro

“Il secondo posto è un passo avanti rispetto al terzo (il risultato del suo precedente Vendée), ma ciò significa che c’è ancora margine di manovra. Terzo, secondo, dopo c’è solo il primo posto. Io non sarà mai soddisfatto del secondo posto. Ma è un obiettivo durissimo, più per la famiglia che per lo skipper. E non ho ancora parlato con mia moglie...”.

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