Da San Siro all'Olimpico di Torino, il copione è sempre lo stesso: stavolta la rimonta si è fermata al pareggio, ma guai a dare per morto il Milan di Montella, perché i rossoneri si rialzano sempre, specialmente quando vedono granata. Così, dalla terza sfida stagionale contro l'ex Mihajlovic, Abate e compagni raccolgono un punto prezioso soprattutto dal punto di vista mentale: le energie nervose ci sono, e per lottare fino alla fine per un posto in Europa serviranno anche quelle. Ma quella di Torino è stata una notte di luci e ombre: vediamo quali.
Top: donnarumma — I duelli con l'amico Belotti si arricchiscono di nuove puntate e siamo sempre in parità (il Gallo lo buca per l'1-0, ma poco prima era stato Gigio a negargli il gol), ma il bambino prodigio che difende la porta del Milan non si limita alla sfida nella sfida. Sul rigore di Ljajic è bravo a restare fermo: dall'episodio del possibile k.o. il Milan si sveglia e comincia ad alzare il baricentro. Grazie a lui i rossoneri sono l'unica squadra di A a non aver preso gol su rigore.
flop: romagnoli — Il secondo giallo con cui rimedia l'espulsione che gli farà saltare la sfida di sabato con il Napoli è il punto esclamativo su una prestazione tremenda, forse la peggiore da quando veste rossonero. Sempre fuori posizione (vedi il primo gol) e mai così nervoso.
top: suso — Non a caso, è stato il primo a mettere il naso dalle parti di Hart: dopo il rigore sbagliato da Ljajic è lui (tanto per cambiare) ad accendere la luce in casa Milan, prima con un tiro su cui l'inglese deve letteralmente volare, poi con una punizione velenosa che sfiora il palo. Cala nella ripresa, ma dalle sue parti ballano tutti gli avversari.
flop: niang — Gioca sei minuti più recupero e riesce a farsi sommergere di insulti dei tifosi milanisti sui social: se non è un record, poco ci manca. Entra svogliato, corricchia, si fa rimontare da avversari che sono in campo da quasi 90 minuti. Persino Montella alza bandiera bianca: "Tante altre volte gli ho fatto i complimenti, stasera un po' meno...".