Siete velate? E allora nella scuola ad accompagnare i vostri figli non entrate. Se lo sono sentite dire due mamme di religione musulmana, lunedì, primo giorno di scuola alle elementari di Bonifacio, nel sud della Corsica. Sono stati altri genitori, due fratelli, a volersi imporre alle due donne, anche se poi sono intervenuti tutti (un ispettore scolastico, il sindaco del paesino, perfino la gendarmeria) e alla fine loro si sono calmati. E le due mamme sono potute entrare regolarmente dentro l’edificio scolastico.

L’episodio, comunque, la dice lunga sull’atmosfera che si respira oggi in Francia, al termine di un’estate “rovente” per le polemiche sul burkini. Cos’è successo a Bonifacio? Per il primo giorno di scuola era consentito ai genitori accompagnare i figli all’interno della scuola. Le due donne musulmane indossavano un abito tipico delle popolazioni arabe, la djellaba, e il velo sui capelli (non un burqa, che è espressamente proibito in Francia, per strada e nei luoghi pubblici, da una legge del 2010). Come riferito da Eric Bouillard, procuratore di Ajaccio, “i due uomini hanno bloccato le due donne, perché non trovavano normale che loro potessero entrare, indossando il velo, mentre i propri figli non hanno il diritto di portare segni religiosi distintivi dentro la scuola”. Questo, in effetti, è previsto dalla legge francese, che vieta anche alle alunne di indossare il velo islamico. Ma non alle mamme. La Corte costituzionale è già intervenuta a più riprese per chiarificare la questione, specificando che le donne musulmane possono addirittura accompagnare velate le scolaresche durante le gite.

Nonostante momenti di forte tensione alla scuola di Bonifacio, la situazione si è poi calmata. Il sindaco del paesino, Jean-Charles Orsucci, ha convocato più tardi i due uomini in comune specificando che “bisogna applicare la legge della Repubblica, niente più di quello”. Insomma, nessuno strascico giudiziario per questa vicenda. Al settimanale l’Express, fra l’altro, un rappresentante dell’amministrazione comunale ha detto “di essere scioccato per la reazione dei due uomini, originari del paesino, perché non molto tempo fa tante donne corse portavano un velo tradizionale sul capo”. D’altra parte l’isola è da tempo teatro di episodi di tensione fra la popolazione locale e gli immigrati maghrebini. Il 13 agosto scorso una rissa era scoppiata sulla spiaggia di Sisco, a nord di Bastia. Agli inizi si era detto che un gruppo di marocchini aveva insultato e aggredito dei ragazzi e dei turisti, che stavano fotografando una delle loro donne in acqua in burkini. In realtà erano vestite in maniera tradizionale e non indossavano il costume integrale. La procura di Bastia sta ancora indagando per capire cosa sia davvero successo quel giorno e alcune persone, sia del gruppo dei marocchini che dei corsi che li hanno affrontati, sono incriminati.

I commenti dei lettori