Aspettando Rio de Janeiro, in libreria è arrivato uno strumento utile per entrare già nel clima olimpico. E’ uscito «Cinque cerchi», lavoro di Roberto Condio, giornalista della Stampa che seguirà da inviato i Giochi brasiliani, e che nelle sue 480 pagine fa rivivere le 199 medaglie d’oro conquistate dallo sport italiano dal primo trionfo del conte Trissino a Parigi 1900 nell’equitazione all’ultima gioia regalata dal carabiniere Molfetta nel taekwondo a Londra 2012..

E’ un racconto ricco di aneddoti e curiosità, impreziosito dalla prefazione del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Emergono i grandi personaggi che hanno scritto la storia azzurra, anche al di fuori delle gare olimpiche, da Nadi a Mangiarotti, da Berruti a Mennea, da Chechi alla Vezzali. Ma tra i 382 atleti che hanno vinto l’oro figurano anche gli eroi per un giorno, le meteore che spesso sono accompagnate da storie speciali, uniche, degne di essere ricordate. 

Non c’era un libro che mettesse in fila le glorie olimpiche italiane, raccontando anche le gare nelle quali sono maturate. «Cinque cerchi» lo fa e si completa con le schede di tutti gli olimpionici azzurri e dei loro successi. Una galleria che, si spera, a Rio si arricchirà di nuovi nomi. 

 

Cinque cerchi - Storia degli ori olimpici italiani

di Roberto Condio con prefazione di Giovanni Malagò

Baldini e Castoldi, 480 pagine, 18 euro

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