Una telefonata può allungare un contratto da calciatore per un altro anno e apparecchiare il lieto fine. Il ribaltone, impossibile e impensabile solo dieci giorni fa, è praticamente servito: Francesco Totti per un’altra stagione non passerà a fare il dirigente, ma sarà ancora un giocatore della Roma. La svolta, nell’aria dopo la doppietta rifilata al Torino in 2’36”, il faccia a faccia chiarificatore con Spalletti e il pubblico messaggio via web del capitano «i miei gol devono unire, non dividere», è arrivata nella notte italiana tra martedì e mercoledì: da Boston, dove si erano recati in udienza il dg Mauro Baldissoni e il consigliere presidenziale Alex Zecca, James Pallotta ha preso il telefono e chiamato direttamente il capitano giallorosso.

La cordiale chiacchierata, dopo quasi due mesi di silenzi e interruzione delle comunicazioni, non ha fatto altro che segnare un altro punto a favore della mozione tottiana di un altro anno da calciatore. Così, dopo le manifestazioni popolari di sostegno incondizionato dei tifosi romanisti e l’avallo al rispetto di determinate condizioni di Spalletti, Totti ha registrato anche il via libera del presidente romanista, non rimasto indifferente dalle ultime quattro apparizioni in campo del numero dieci.

A meno di colpi di scena o cambi d’idea, quindi, la favola da calciatore di Totti con la maglia della Roma proseguirà anche dopo i 40 anni compiuti (a settembre). Il contratto, alla fine, si farà. Ora, con il dg Baldissoni rientrato ieri a Roma, non resta che aspettare il grande annuncio dell’ufficialità del rinnovo. Un evento che potrebbe arrivare già la prossima settimana, prima della gara casalinga con il Chievo, non appena saranno sistemati gli ultimi dettagli pratici della faccenda.

Nella Roma che verrà, dove ci sarà ancora uno spazio da calciatore per Totti, potrebbe esserci il volto nuovo di Martin Caceres, in uscita (da svincolato) dalla Juve e molto vicino al trasloco in giallorosso (accordo di massima raggiunto). Chissà se ci sarà posto anche per Nainggolan e Rudiger, oggetti dei desideri di Antonio Conte per il Chelsea e possibili fonti di ricavi per almeno una sessantina di milioni complessivi nelle casse romaniste.

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