A messa con la figlia Laura nella chiesa del Santo Rosario, che da cent’anni è la parrocchia degli italiani a Washington. Poi al cimitero monumentale di Arlington per deporre una corona sulla tomba del trentacinquesimo presidente Usa, John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas nel 1963. È iniziata nella quiete domenicale sul filo della memoria la visita di Sergio Mattarella negli Stati Uniti. Domattina vedrà Barack Obama alla Casa Bianca per parlare anzitutto di Libia: gli americani premono per un intervento immediato contro l’Isis e chiedono una mano concreta a diversi paesi, tra i quali l’Italia.

A riprova del peso che viene dato a Mattarella, in vista delle future decisioni, Obama sarà affiancato durante l’ora prevista di colloquio dal vice presidente americano Joe Biden e dal segretario di Stato John Kerry. Il Capo dello Stato si presenterà invece accompagnato dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Domani, nuovo incontro con Biden e, a sera, cena con alcune personalità di stanza a Washington, come la direttice del Fondo monetario internazionale (FMI) Christine Lagarde e il capo dell’opposizione democratica alla House of Representative, Nancy Pelosi.

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