Salute

Stare bene secondo la scienza

Gemelle siamesi separate grazie alla stampa in 3D

Gemelle siamesi separate grazie alla stampa in 3D
Realizzando un modello fedele delle bambine i chirurghi hanno potuto esercitarsi prima di effettuare l’intervento. Le due sorelline texane erano unite dalla parte alta della schiena
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Separare una coppia di gemelli siamesi è una delle operazioni chirurgiche più difficili al mondo. Studiarla nei minimi dettagli può non bastare. Grazie però alle immagini provenienti dalla TAC unite alla tecnologia di stampa 3D la situazione è destinata a cambiare radicalmente. E' infatti proprio grazie a questo approccio che

nello scorso mese di febbraio due sorelle siamesi sono state separate con successo
. I chirurghi, grazie ad un modello realizzato con le caratteristiche dei due corpi, sono riusciti a pianificare l'intervento in ogni piccolo dettaglio. I risultati dello straordinario approccio sono stati presentati in queste ore al congresso della Radiological Society of North America.

INTERVENTO DIFFICILE PERCHÉ GLI ORGANI SONO SPESSO CONDIVISI

L'evenienza che si verifichi è assai rara. Secondo la scienza

i casi di gemelli siamesi riguardano uno su 200 mila nati
. Fondamentalmente esistono due tipologie di «difetto»: il caso in cui i bambini non condividono cuore e ombelico e quelli invece in cui la condivisione è presente. A causa delle frequenti malformazioni a carico di più organi spesso questa condizione risulta fatale già nei primi mesi di vita.
Separare i due corpi non è per nulla facile poiché frequentemente i siamesi possono condividere in comune organi e vasi sanguigni
.

IL CASO DELLE GEMELLE FOGLIA DI TORINO

Le operazioni per tentare di dividere i gemelli siamesi iniziarono a partire dagli Anni 50. Eco mondiale ebbe la vicenda delle gemelle Foglia di Torino,

operate con straordinario successo nel lontano 1965 presso l'Ospedale Regina Margherita del capoluogo piemontese
. Pur essendo possibile le operazioni di separazione sono ancora rare per via delle enormi difficoltà tecniche. Difficoltà che oggi possono ridursi grazie alla tecnologia della stampa in 3D. E' questo il caso delle
sorelline texane Knatalye Hope e Adeline Faith Mata, gemelle siamesi unite dalla parte alta della schiena sino al bacino.

CON LA STAMPA IN 3D SI PIANIFICA L'INTERVENTO

Prima di arrivare al giorno dell'operazione le bimbe sono state sottoposte ad una TAC ad alta definizione durante la quale

è stato iniettato loro un liquido di contrasto per evidenziare nei minimi dettagli le parti interne condivise
. Le immagini così ottenute sono state poi utilizzate, dopo un'opportuna elaborazione informatica, al fine di
ottenere un'esatta riproduzione tridimensionale dei corpi
, organi interni compresi. Ottenuto il «modello» l'equipe di chirurghi del Texas Children's Hospital ha potuto
studiare nei minimi dettagli tutte le manovre da effettuare durante l'operazione
. Modello che è poi stato utilizzato anche per informare con facilità i genitori di come sarebbe avvenuto l'intervento.

LE BAMBINE SONO SALVE E STANNO BENE

Lo scorso 17 febbraio, a 10 mesi, le piccole sono state sottoposte con successo all'operazione di separazione. Un

intervento durato più di 18 ore
che ha visto la
partecipazione di circa 30 persone
. Un vero successo tanto che a maggio entrambe sono ritornate finalmente a casa. La storia e i progressi delle due piccole sono documentati giorno dopo giorno nella pagina Facebook «Helping Faith & Hope Mata».

Twitter @danielebanfi83

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