All’inizio pensavano fosse uno scherzo. Quel tizio alto, vestito di nero, con una maschera che sembrava quella di Darth Vader, un coltello nella mano sinistra e una spada nella mano destra. «Divertente» hanno pensato i ragazzini della scuola elementare e media di Trollhättan, una piccola città nel sud ovest della Svezia. Così divertente che qualcuno ha voluto scattare una foto con quel tipo strambo, mentre altri volevano toccare la spada, che sembrava così vera. Poi hanno capito.

Nascosti negli armadi

Quando un insegnante lo ha avvicinato intimandogli di togliersi la maschera ha ricevuto un fendente mortale all’addome. L’«uomo nero» ha poi bussato alla porta della prima aula del corridoio. Allo studente che gli ha aperto con un sorriso incredulo ha piantato una pugnalata nello stomaco. Pochi passi, seconda porta, altro studente attaccato. Ed è scattato il panico. L’assalitore ha cominciato a colpire a casaccio, andando di classe in classe. «Ero al mio banco quando abbiamo capito cosa stava succedendo – ha detto una studentessa a “Expressen”-: ci siamo chiusi a chiave dentro l’aula ma il nostro insegnante era ancora nel corridoio. Alcuni di noi sono usciti per avvertirlo, ma era già stato colpito». I racconti dei ragazzi sono di puro terrore: «Mia sorella più grande mi ha telefonato per dirmi cosa stava succedendo – ricorda una ragazzina di 12 anni -. Mi sono nascosta dentro l’armadietto». E ancora, dice un adolescente sotto choc: «Volevo avvertire gli altri, ma poi l’ho visto. Lui ha visto me e ha iniziato a rincorrermi. Voleva uccidermi». A terra sono rimaste due vittime, un professore e un bambino di 11 anni. Tre ragazzini sono stati feriti, mentre lottano ancora per la vita un altro insegnante e uno studente di 14 anni che sono ancora «in condizioni critiche» in ospedale.

La polizia è arrivata pochi minuti dopo l’inizio dell’assalto. Gli agenti hanno seguito la scia di sangue nel corridoio e trovato l’aggressore che è stato fermato con due colpi di pistola. Il giovane, Anton Lundin Pettersson, 21 anni, è morto più tardi in ospedale.

Il movente

L’assalitore non aveva legami con la scuola anche se viveva in città. Tuttavia, gli inquirenti che hanno perquisito la sua abitazione hanno trovato foto e materiale nazista e anti islamico. Il capo della omicidi di Trollhättan, Thord Haraldsson, ha ammesso che il 21enne aveva delle «simpatie di estrema destra», senza voler aggiungere altro né confermare che avesse postato sul suo account YouTube materiale inneggiante ad Adolf Hitler, alla Germania nazista, contro l’Islam e gli immigrati. Testimoni oculari, ha detto il capo della polizia, hanno ipotizzato che l’aggressore abbia scelto le sue vittime «sulla base dell’etnia». Ed ecco che allora la maschera da Darth Vader improvvisamente assomiglia sempre più ad un elmetto militare e la scelta della scuola del quartiere di Kronogården non casuale. Qui oltre metà della popolazione è di origine straniera e la città intera è stata indicata dalle autorità svedesi come la più ghettizzata del Paese. La maggior parte degli immigrati vive proprio a Kronogården, la cui scuola, frequentata da 400 studenti tra i 6 e i 15 anni è tra le 10 peggiori – in quanto integrazione – della Svezia.

I commenti dei lettori