Sono salite a più di 500 - 700 secondo quanto riporta la Bbc - le vittime di una straordinaria ondata di calore che ha colpito il sud del Pakistan.

PICCHI DI 45 GRADI

Quasi 300 persone sono decedute nei quattro maggiori ospedali di Karachi, come ha riferito ai media il funzionario Saeed Mangnejo. Secondo i meteorologi, le temperature nella città hanno raggiunto picchi di 45 gradi, un record dal 1979. Da quanto fa sapere Semi Jamal, direttrice del principale ospedale pubblico di Karachi, il Jinnah Hospital, delle 200 persone morte nella struttura la maggior parte aveva oltre 50 anni. Negli ultimi tre giorni sono arrivati in ospedale tremila cittadini colpiti dall’ondata di calore.

GOVERNO SOTTO ACCUSA

Il governo è sotto accusa per aver gestito male l’emergenza. Le opposizioni hanno annunciato per venerdì una giornata di lutto per ricordare. Per Syed Khursheed Shah, leader dell’opposizione in Parlamento, il governo del premier Nawaz Sharif non ha rispettato le promesse, neanche quella di garantire l’elettricità durante il Ramadan, mese sacro di digiuno per i musulmani. Davanti ai parlamentari dell’Assemblea Nazionale, Shah ha apertamente accusato il governo di essere responsabile per quella che in molti considerano «una strage». A poco sono valse le dichiarazioni del ministro per l’Acqua e l’Energia, Khawaja Asif, che ai parlamentari ha detto che il governo «non ha alcun controllo sulla Karachi Electric», principale fornitrice di energia per gli abitanti di Karachi.

I PROBLEMI ELETTRICI

Il Pakistan, un Paese fragile e dotato di armi nucleari, insanguinato da attacchi dei taliban e altre insurrezioni, con un’economia sull’orlo del baratro - è colpito da tempo da una grave crisi energetica. In situazioni “normali”, Karachi, megalopoli del sud, rimane spesso al buio per molte ore ogni giorno poiché la rete elettrica non è in grado di far fronte alla domanda di una città di 20 milioni di abitanti. Il malcontento cresce per le strade di questa megalopoli dove sono frequenti episodi di violenze politiche e confessionali.

SCUOLE E UFFICI PUBBLICI CHIUSI

Notizie poco confortanti per i pakistani arrivano dal meteorologo Farooq Dar: intervistato da Dawn ha fatto sapere che il caldo record non abbandonerà il Paese e che le temperature resteranno tra i 40 e i 43 gradi. Il governo provinciale del Sindh ha dichiarato lo stato d’emergenza in tutti gli ospedali pubblici. Il ministro capo del governo provinciale, Qaim Ali Shah, ha stabilito oggi la chiusura di tutti gli uffici governativi e delle scuole pubbliche in tutto il Sindh e ha imposto limiti nell’utilizzo dell’aria condizionata negli uffici.

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