Nella seconda domenica consecutiva senza campionato per il Parma, dopo giorni in cui gli ufficiali giudiziari hanno pignorato tutto quello che hanno trovato, con la procura che indaga e richieste di fallimento già depositate, il piano di Giampietro Manenti sembra essere venuto allo scoperto: «Abbiamo tre opzioni: vendere, portare i libri in tribunale o presentare il piano di rientro in Procura. In questa settimana decideremo cosa fare. Vendere? Sì, se qualcuno si fa avanti con un’offerta..», ha detto il criticatissimo presidente della società gialloblù ai microfoni di Stadio Sprint-Rai2 che lo ha incontrato a Milano. «Se penso di vendere? Sì. A chi? Ad una struttura molto importante», ha precisato Manenti. Questo non vuol dire necessariamente che rinuncerebbe alla presidenza. Ai tifosi ha detto: «dovranno sopportarmi ancora».

Dichiarazioni che non hanno convinto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ospite di ’90 Minuto’: «A me sembra sempre molto confuso, dubito che un eventuale acquirente lascerebbe lui alla presidenza - ha detto il primo cittadino - Mi sembra di aver sentito ancora poche idee ma confuse». Ma ora il problema è mettere la squadra in condizione di giocare: «Già domani avremo un incontro tecnico su come aprire lo stadio, con che risorse - ha detto Pizzarotti -. Poi, probabilmente martedì, incontrerò Tommasi (presidente dell’Aic, ndr) per riuscire a capire quali risorse economiche ci sono per i giocatori, probabilmente con il contributo della Lega, per arrivare in fondo al campionato».

Intanto, nel giorno in cui non si è giocata Genoa-Parma (su richiesta degli stessi giocatori, sostenuta dall’Aic e accettata dalla Figc), la squadra ha comunque fatto una partitella in famiglia al centro tecnico di Collecchio, in mezzo a tanti tifosi che hanno voluto esprimere il loro affetto ai giocatori. Sulla tribuna c’erano almeno un migliaio di persone con bandiere. Tanti i cori: di sostegno ai giocatori («non vi lasceremo mai») ma anche, inevitabilmente, contro Ghiradi, Leonardi e Manenti. Il più festeggiato il capitano Alessandro Lucarelli: «c’è solo un capitano!», lo slogan dei tifosi.

E proprio Lucarelli oggi ha dovuto polemizzare a distanza con il presidente del Cesena Lugaresi. «Anche Donadoni ha le sue responsabilità - è stato il duro attacco di Lugaresi sul caso Parma, a Sky -, e se le deve assumere. Non ricevevano lo stipendio? Dovevano denunciare, tutto questo tempo perso è un danno per il Parma, per i tifosi, per la città...». Giudizi taglienti anche sull’assocalciatori, «che, secondo me, in questa storia del Parma si sta comportando in maniera dilettantistica e in forte ritardo, facendo finta di non sapere le cose, mentre loro sono all’interno del Consiglio Federale».

«Le parole di Lugaresi? Questa è la Lega calcio...», la replica di capitan Lucarelli. «Mi sembra un tantino esagerata la sua presa di posizione - ha detto a Sky calcio show il capitano del Parma -. Comunque sia, questo fa capire cosa c’è all’interno della Lega Calcio e forse non ha capito che questa nostra protesta è solamente per salvaguardare il Parma».

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