Paura a New York, che da oggi ha il suo primo caso veramente sospetto di Ebola: Craig Spencer, un medico di Harlem tornato 10 giorni fa dalla Guinea dove era stato a contatto con malati, è stato ricoverato d’urgenza al Bellevue Hospital, il centro sanitario di Midtown Manhattan attrezzato per ricevere pazienti altamente contagiosi. E subito è partita la caccia a tutte le persone che sono state in contatto col paziente negli ultimi giorni.

Al momento del ricovero sono stati fatti tutti i test del caso e i risultati arriveranno nelle prossime 12 ore. Il presidente Barack Obama è stato informato, e a New York è in arrivo il team d’azione rapida del Center for Desease Control and Prevention (Cdc), la massima autorità sanitaria negli Usa, per fronteggiare la possibile emergenza.

New York aveva già’ avuto nei giorni scorsi un paio di casi sospetti di Ebola, ma per fortuna in tutti i precedenti ricoveri al Bellevue i timori di contagio si erano rivelati infondati.

L’appartamento della 147/esima strada dove Spencer vive è stato messo sotto sigilli. Mentre i leader politici della Grande Mela, a partire dal sindaco Bill de Blasio, sono scesi in campo per frenare gli allarmismi e rassicurare che tutte le misure di sicurezza sono state attivate. «Le autorità stanno reagendo con il massimo livello di urgenza e con tutte le risorse disponibili per rispondere a questo possibile caso», ha detto il consigliere comunale Mark Levine, che rappresenta il distretto dove si trova il Bellevue.

Il medico, che ha 33 anni, è stato ricoverato con la febbre alta, nausea e altri disturbi gastrointestinali. Non si tratta necessariamente di Ebola, visto che gli stessi sintomi potrebbero rivelare una infezione da salmonella o la malaria. Ma fino a 10 giorni fa Craig si trovava in Africa Occidentale, e in uno degli Stati epicentro della malattia, al lavoro con l’organizzazione umanitaria Doctors Without Borders.

Nel frattempo si sta indagando su voci secondo cui non più tardi di ieri l’uomo era stato visto giocare a bowling a Williamsburg, Brooklyn, anche se lui avrebbe detto ai colleghi di Bellevue che ai primi sintomi si era messo in auto-isolamento.

«I detective del Dipartimento alla Salute sono entrati in azione e stanno cercando attivamente tutte le possibili persone che possano aver avuto contatti con Spencer e che potrebbero essere potenzialmente a rischio», ha quindi comunicato l’ospedale confermando il ricovero.

Intanto dal Mali è arrivato l’annuncio del ministero della Sanità del primo caso confermato di Ebola nel Paese. Si tratta di una bimba di 2 anni giunta dalla confinante Guinea. Tutte le persone che hanno avuto contatti con la bambina sono state messe in quarantena.

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